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Max De Aloe Quartet

Centinaia gli artisti che in tutti questi anni hanno collaborato con noi. Qui li troverete tutti (o quasi): musicisti, cantanti, ballerini, noti e meno noti, in rigoroso ordine alfabetico.

Max De Aloe armonica cromatica, live electronics, fisarmonica
Roberto Olzer pianoforte
Marco Mistrangelo contrabbasso
Nicola Stranieri batteria


Il Max De Aloe Quartet vede uniti musicisti che condividono da molti anni progetti e gruppi di rilievo nel panorama jazzistico italiano. L’obiettivo di questo quartetto è quello di aprirsi a contaminazione di genere e di sperimentare forme interpretative meno usuali. Il tutto senza dimenticare l’amore per la melodia e per la tradizione jazz, da cui i quattro musicisti provengono. L’originalità del gruppo è data anche dall’utilizzo dell’armonica cromatica di cui Max De Aloe è uno dei più attivi e considerati esponenti nello scenario jazz italiano.
Il quartetto propone in particolare per il 2008 due progetti musicali d’intenso spessore.

Il primo, dal titolo “Lirico Incanto”, come l’omonimo cd edito da Abeat Records, è un omaggio ad arie celebri e meno celebri della tradizione operistica italiana rivisitate in chiave jazz. Una proposta musicale che riesce a coniugare un jazz prevalentemente di matrice europea con le meravigliose melodie della nostra lirica.
Un’originalità di scelta che, sia nel cd, come nella proposta live, sta destando continuo interesse da parte di critica e pubblico. Particolare rilievo viene dato alla musica
di Giacomo Puccini e in quest’ottica “Lirico Incanto” s’impreziosisce del fatto che il 2008 vede la celebrazione del 150° della nascita del compositore toscano.

Il secondo progetto che il gruppo presenta da anni è una proposta di unione di brani originali composti da Max De Aloe con brani noti dove il jazz si mischia con i sapori della tradizione popolare italiana, con il tango argentino e la bossa nova brasiliana.
Una caratteristica che è sempre stata alla base delle proposte musicali dell’armonicista.
Ma in questo caso, grazie alla genialità e alle dedizioni di musicisti come Olzer, Mistrangelo e Stranieri, questo quartetto riesce ad diventare un vero è proprio laboratorio di idee, di persone, di energie tese a una ricerca stilistica dove la musica viene arricchita, stravolta, reinterpretata.
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