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Cristian Escoudé

Centinaia gli artisti che in tutti questi anni hanno collaborato con noi. Qui li troverete tutti (o quasi): musicisti, cantanti, ballerini, noti e meno noti, in rigoroso ordine alfabetico.

Cristian Escoudé nasce ad Angoulème nel 1947. Suo padre, chitarrista di origine tzigana, gli comunica il suo gusto musicale e comincia ad insegnargli lo strumento all'età di 10 anni. L'apprendimento del giovane è dominato, attraverso il padre, dal chitarrista Django Reinhardt. A 15 anni dunque abbraccia la carriera di musicista. La sua scuola sarà il ballo, quell'esercizio che insegna a molti musicisti la disciplina, una certa modestia e il senso del contatto con il pubblico. Fra il 1968 e il 1970 ottiene il suo primo "gig" professionale. Escoudé è accolto nell'orchestra di varietà d'Aimé Barelli dal 1968 al 1971 a Montecarlo e là, egli dice, impara moltissimo. Finisce però per annoiarsi e quindi va a Parigi. Nel 1972, al Jazz Inn, incontra Eddy Louiss che l'ingaggia per mettere insieme un trio con Bernard Lubat poi più tardi Aldo Romano alla batteria. Nel 1979 al festival di Dakar, Christian si aggrega al trio Humair-Urtreger-Michelot. In parallelo, Escoudé sperimenta varie formule di duo. Con i suoi amici: il pianista Michel Grailler o il violoncellista Jean-Charles Capon e anche con Charlie Haden. Registra a fianco di John Lewis, accompagna nei clubs personalità diverse come Joachim Kükn, Slide Hampton, Jean-Claude Fohrenbach, Lee Konitz, Elvin Jones; fa jam-session a Nizza con niente meno che Stan Getz, Bill Evans, Freddie Hubbard, Sheily Manne. Nel decennio seguente fa veramente un balzo in avanti, partecipa ad una tournée mondiale a fianco di John McLaughlin guadagnando in quell'occasione notorietà internazionale. Suona in duo con Didier Lockwood che diventa trio con l'arrivo del collega Belga Philippe Catherine e dirige una formazione di tipo "fusion"dove si segnalano il bassista Nicolas Fitzman, il tastierista Oliver Hutman e il batterista Tony Rabeson. Nel 1985-86, gira con Jean-Charles Capon e Ron Carter poi fonda, con Boulou Ferrè e Babik Reinhardt (figlio di Django) il "Trio Gitan". Come dice il nome, propone a tre chitarre in un mix riuscito di jazz moderno e di musica tzigana. Nel 1987, un nuovo duo col pianista Michel Grailler. Nel 1988, Midnight in Paris,col quartetto di John Lewis. Nel 1990 suona al Village Vanguard di New york con Hank Jones, Pierre Michelot e Kenny Washington.
Nel 91 registra undici composizioni di Django con un'Orchestra d'archi. Nel '92 il suo "Gipsy Trio" (Challain Ferret, Sylvestre) viene raggiunto da Babik Reinhardt o da Biréli Lagrène e, l'anno seguente, a Los Angeles, registra con Lou Levy, Bob Magnusson e Billy Higgins. Nel '98 crea e registra "A Suite for Gypsies", opera jazz-rock, fusione dedicata alla memoria dei bambini zingari morti nei campi di concentramento.
Nel 2000 riceve il premio Grand Prix 2000 de la SACEM. Nel 2003, l'anno del cinquantesimo anniversario della morte di Django Reinhardt, crea una big band (17 musicisti) con la quale esplora l'eredità musicale di Django con le sue proprie idee armoniche e ritmiche.
Nel marzo del 2005 esce per Nocturne "Ma Ya Ya" con il suo nuovo sestetto (Progressive Sextet): Marcel Azzola, Jean-Baptiste Laya, Sylvain Guillaume, Jean-Marc Jafet, Yoann Serra.
Ricordiamo che con l'etichetta EmArcy dal 89 al 94 Escoudé registra 7 album Verve: Gipsy Waltz / 1989 / Marcel Azzola / Live at the Village Vanguard / Plays Django Reinhardt / In L.A.-Standards Vol.1 / Cookin'in Hell's Kitchen.
Fino ad oggi Christian Escoudé ha partecipato alla registrazione di più di 50 dischi.