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Antonio Zambrin

Centinaia gli artisti che in tutti questi anni hanno collaborato con noi. Qui li troverete tutti (o quasi): musicisti, cantanti, ballerini, noti e meno noti, in rigoroso ordine alfabetico.

Pianista e compositore milanese, si è posto all’attenzione della critica con il cd “Antonia e altre canzoni”, 1998, edito da Splasc(h) Records, recensito con grande favore su varie riviste specializzate, in Italia ed all’estero, e selezionato fra le migliori opere prime italiane dalla giuria del premio “Django d’or” a cura dalla critica musicale francese ed italiana. Sulla rivista “Musica Jazz” (Gennaio ’99), in seguito alla diffusione del cd, Antonio Zambrini è stato classificato dai critici al secondo posto nella graduatoria dei migliori nuovi talenti nel Jazz italiano per il 1998. Nel 2000 il suo secondo cd “Forme semplici” ha comportato ulteriori numerose segnalazioni in diverse categorie del referendum della critica su “Musica Jazz”. Recentemente Zambrini è stato ospite di diversi programmi musicali di Radio3 RAI (“Invenzione a due voci”, “Jazzclub”, “Radio3suite”). Il brano “Crevalcore”, dal cd “Antonia …”, compare poi nell’ultima raccolta delle più rappresentative sigle di Radio Popolare (Raccolta differenziata, ed. Sensible Records). Un nuovo album, “Quartetto”, è stato da poco pubblicato per “Abeat”. Con varie formazioni ha suonato in numerosi Jazz clubs, festivals e rassegne italiane, tra le quali “Clusone Jazz” (1995, ‘97 e ‘99), la rassegna Jazz Italiano a Finale Ligure (95), “Saudades” a Milano nel 95, il Festival di Varese ai Giardini Estensi nel ’95, il Festival Internazionale “Parma Jazz-Frontiere” nel ’96, “Eurojazz” ad Ivrea nel ’97, il Festival di Berchidda nel ’97, “Estate Jazz a Cagliari nel ’97, la Stagione Musicale del Piccolo Regio di Torino nel ’98, la Rassegna Internazionale di Villa Celimontana a Roma nel 1998 e 99, il JVC Festival a Torino nel ’98 etc. Ha collaborato con, tra gli altri, Claudio Fasoli, Tiziana Ghiglioni, Enrico Rava, Mark Murphy, Tiziano Tononi, Anna Bakja, Roberto Bonati, Gabriele Mirabassi, Emanuele Cisi, Ferdinando Faraò, Andrea Dulbecco, Bruno De Filippi, Javier Girotto … Recentemente è in distribuzione il suo nuovo lavoro discografico “Due Colori” pubblicato dall’etichetta ABEAT, con Tito Mangialajo Rantzer al contrabbasso, Ferdinando Faraò alla batteria e l’eccellente sassofonista palermitano Stefano D’Anna in cinque dei dieci brani contenuti nel cd.

Carlo Boccadoro ha scritto di lui: “Fin dal suo disco d'esordio Antonio Zambrini si è rivelato come uno dei più interessanti tra i nuovi compositori e pianisti della scena jazzistica europea (…) I brani di questo artista sono solo apparentemente semplici, e il fatto di evitare fronzoli di ogni tipo non impedisce loro di articolare un pensiero musicale estremamente raffinato e complesso (…) La predilezione di Zambrini per l'uso dell'enarmonia lo accomuna a livello ideale con musicisti che pure appartengono a sfere stilistiche assai lontane dalla sua, come Ivan Lins, Antonio Carlos Jobim e Djavan, oltrechè a figure cardine della musica del Novecento come Maurice Ravel.”